venerdì 24 ottobre 2008

Le ninfe de la ciudad de Federico

L'assonnata citta' del sommo poeta, a las cinco de la tarde era ancora in piena siesta e non offriva molte sue facce e la curiosita' famelica dell'esule non veniva soddisfatta a pieno, se non che quei meandri e vicoli quasi gli facevano perdere la testa, ma mai quanto le ninfe che in quella citta' pareva avessero trovato il loro regno. venivano da terre vicine e lontane e la loro ermosita' profumava l'aria e intorbidiva i sensi degli uomini, pastori o marinai quali fossero. non tutte degnavano pero' concedere attenzioni a quegli inebetiti personaggi che inebriati tenevano gli occhi quasi a mezz'asta, ma quando se ne andavano soli, subentrava una strana rabbia dentro di loro, come mossa da una non si sa quale delusione. questa serie di sensazioni aveva assalito il gitan viaggiante che colto da strani dubbi, non sapeva quale strada prendere...finche' non provo' la piu' semplice, la strada della citta' con i suoi profumi e i suoi sfizi e allegri vizi, che lo coinvolsero rapidamente e si ritrovo' non da solo a ballare ebbro d'allegrezza, infatti un ninfa dalle terre piu' lontane, dove il fratel giuliante intentava metter radice, si appresto' e insieme goderono della popolare magia della citta' del sommo poeta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto sto casino pe di che hai pigiato un australiana dopo che ti sei fatto 100 seghe per la rabbia!
e noi chi siamo???i figlioli della schifosa??
cmq"finche' non provo' la piu' semplice, la strada della citta' con i suoi profumi e i suoi sfizi" sembra che sei andato a puttane............


sid boy

Anonimo ha detto...

bravo