venerdì 28 settembre 2007

..e se dicessi che questo è Garcia Lorca?Cosa direste?

Il treno gozzovigliava
i nostri pensieri
torbidi
mentre stavamo capo chino
sui pantaloni
consumati dalla frenesìa dei vent'anni.
Con le mani fredde ci si toccava lo stomaco
brontolante,
in un sordo e annoiato vagito di mucca
che tutti noi ascoltavamo
attentamente,
nell'illusione di
escludere il resto
eludere il treno
evadere dal tempo,
martellante.
Sorridevamo.

martedì 11 settembre 2007

E' un mondo dificile...nuestra picola vida, nuestro grande cuore..


Dopo mesi di silenzio e di arida solitudine che ha attraversato questo blog, torno a scrivere ancora qualche pseudoteoria pseudointellettuale (lasciatemelo credere). é un mondo difficile, ma è anche meraviglioso, che ci chiede di essere visto, girato, che con i nostri piedi, ruote o chi per loro gli solletichiamo la superficie in lungo e in largo, che andiamo a grattare i più sperduti punti e luoghi, dove magari sente prurito e dove non ci va nessuno da tempo. non alludo a luoghi in particolare, ma voglio dire, e non con il tono altisonante e paternalistico di chi ha avuto esperienze e visto luoghi magnifici, ma piuttosto con un tono quasi stridulo e affannoso, ansioso di scoprire, puberalmente fremente, come un sedicenne che passa le sue mani sudate sul corpo e sulla pelle di una ragazza che non ha nessuna intenzione di fermarlo, insomma voglio dire che dobbiamo lasciarci andare e ascoltare questo bisogno di viaggio, nutrire questa fame che hanno i nostri occhi e le nostre anime..tante volte il pensiero di partire, stare via, arrangiarsi, essere in balìa di te stesso spaventa(me per primo), ma non è niente di nuovo, è semplicemente la paralisi di Joyce.. superiamola perchè il gioco vale la candela.
Travelling riverside blues